Voce, colore, espressione e forma di suoni antichi e nuovi, altalena perfetta tra mondi differenti che nella sua voce si incontrano senza prevalere uno sull'altro, ma alternandosi, come sole e luna, nello spazio comune del giorno
Voce utensile che ha forgiato pietre e legno, cuori e muscoli
Non solo di un gruppo musicale, ma di un intero popolo, spesso silenzioso, misterioso. Un dono del cielo, "Su Donu Mannu" il grande dono di uno spirito libero e bizzarro fragile come una farfalla eppure di pietra con quei lineamenti scolpiti nel legno e nella roccia.
In questa storia Sole Nero, Coro degli Angeli e Tazenda si possono considerare come momenti di una precisa evoluzione, tappe indispensabili per arrivare alla carriera solistica che tutto riassume ed infine tutto dice dell'Uomo e dell'Artista
Strumento primitivo, percussione e corda, che dopo anni di identificazione all'interno di irripetibili situazioni, che l'hanno portato a riempire i silenzi della gente sarda con suoni finalmente riportati in vita, si propone, nella solitudine affollata della sua persona, all'interno del rumore della scena musicale. Di nuovo strumento primordiale, pronto per qualunque futuro come la collaborazione con Al di Meola ha dimostrato, mentre il rapporto musicale con Noa lo riporta verso quel Mediterraneo da navigare da vero provetto marinaio.
Progetti come viaggio, fuori dal coro, aldilà della casbah, dentro la pianta antica del suono che ha radici nel passato e i suoi fiori nel futuro.
Michele Pio Ledda